Codename Vestia - Capitolo 1
Traduzione: A_G_V – Check: SimoDrago
“Mi chiamo Doyeong Defert.”
Click. Click. Un rumore meccanico veniva prodotto ripetutamente dal vecchio registratore a nastro arrugginito.
Essendo abbastanza vecchio da essere visto nei musei, il registratore era piuttosto difficile da mettere in funzione. Nonostante la situazione difficile, Doyeong non si lamentò.
“Membro della Squadra 1 del CMAT TF-Pacifico. Rango di codice pubblico OF-0. Nome in codice Settima Aquila. Nazionalità francese. La data odierna è il 12 maggio, ora prevista, 19.00.”
Stava registrando lo stesso contenuto per la terza volta, ognuna con una lingua diversa. Non sapeva se le registrazioni sarebbero arrivate a qualcuno ma doveva comunque provare.
“Attuale posizione, sconosciuta.”
Click… La registrazione continuò per lungo tempo.
Forse tutti i suoi sforzi sarebbero stati inutili ma comunque diede forza alla mano tenendo il registratore a nastro mettendoci sopra le sue speranze.
Sono ancora vivo.
Era buio tutto intorno.
Creak.
La porta crepitò mentre si apriva e la luce penetrò attraverso la fessura. Una figura vi nera aleggiava nel mezzo. Si tese come se l’ombra stessa stesse inghiottendo Doyeong.
Doyeong mormorò con la sua bocca vicina al registratore a nastro.
“Sono stato preso.”
Da quella bestia.
***
Brillanti occhi rossi guardarono dritti verso Doyeong. Erano larghi e chiari, anche nell’oscurità sotto il giardino roccioso, brillavano enormemente come vetro ben pulito riflesso dalla luce del sole.
La donna spinse Doyeong ulteriormente contro la roccia, tutto mentre applicava forza alle sue braccia che stavano tenendo il suo braccio e avambraccio. La roccia che toccava la sua schiena nuda era viscida, con del muschio.
Fshwaaa…
La cascata che avevano attraversato fece un suono ruggente crollando e schizzando in tutte le direzioni avvolgendoli nel bianco.
Sembrava che le volte in cui i loro sguardi si incrociavano fossero innumerevoli. Doyeong non poté che rammentare le sue riflessioni su come fosse finito in questa situazione.
***
30 ore prima
“Tenente.”
Al suono della chiamata, Doyeong alzò lo sguardo dal libro che stava leggendo. In piedi all’ingresso il Sergente Han scosse la sua testa.
“Arriveremo presto.”
L’aeroplano tremò leggermente a causa della turbolenza. I soldati, ognuno nella sua uniforme di combattimento, sedevano sulle sedie attaccate alla parete.
Alcuni stavano leggendo un libro come Doyeong mentre altri stavano controllando il loro equipaggiamento o incrociando le braccia e chiuso gli occhi per un momento di riposo. Una persona stava saziando la sua sete bevendo da una borsa trasparente che sembrava essere una borraccia per arrampicata.
Il Sergente Han lo vide e chiese con le braccia incrociate.
“Sergente McCoy, atterreremo presto. Non sei pieno?”
“La cosa buona di questa roba è che non importa quanta ne prendo, non ho mai una sovralimentazione.” Rispose il Sergente McCoy mentre guardava verso di lui.
Era ancora troppo giovane perché i suoi occhi diventassero rossi e le sue pupille umane blu sembravano essersi dilatate.
“Piuttosto mi fa sentire pieno di energie, per un momento.”
Il Sergente Han scrollò una spalla.
“Vorrei che anche noi avessimo qualcosa di simile.”
“Avete gli steroidi.”
Mentre un altro membro dell’equipaggio parlava, il Sergente Han scosse la testa.
“Potresti non essere in grado di sopportarne gli effetti. Il mio junior è davvero troppo prezioso per questo.”
Con una battuta così vivace, era difficile immaginare che venisse da una squadra di forza speciali in procinto di eseguire un’operazione.
Doyeong si alzò con il libro infilato nella tasca della sua giacca, camminò verso il Sergente Han per recuperare i suoi guanti che erano fatti di un materiale unico e guardò l’esterno. Dopo aver superato il mare, la terra finalmente apparve.
Al momento, umani e vampiri coesistevano e vivevano insieme.
In un giorno fatidico, in seguito ad un casuale incidente, era stata rivelata l’esistenza dei vampiri e l’umanità aveva siglato un trattato di pace sulla condizione che loro, che possedevano forti abilità fisiche, servissero nell’esercito umano.
Per questo era stata formata la Coalizione Multilaterale Anti-Terrorismo’ (CMAT).
N/T: In inglese era MCTC, Multilateral Counter-Terror Coalition.
Era ciò di cui faceva parte la squadra di Doyeong.
“Fammi vedere.”
Disse il Sergente Han mentre tendeva la mano verso il Sergente McCoy, il vampiro, la cui specie era anche conosciuta come ‘luax’
“Sono sempre stato curioso su ciò che i luax bevessero invece del sangue quindi potrei anche provarlo.”
Forse il Sergente Han aveva sviluppato quest’inutile curiosità per la noia.
Non c’era niente da fare prima di entrare in operazione. Aveva memorizzato tutti i piani operativi e poteva anche scriverli mentre dormiva. Inoltre, pensare all’operazione lo avrebbe reso solo nervoso quindi era meglio spostare la propria attenzione da qualche altra parte.
Il Sergente Han prese un sorso della cosiddetta bibita che gli era stata data dal Sergente McCoy, molto preso aprì la sua bocca di fretta come se la sua lingua avesse preso fuoco.
“Che razza di sapore è questo?”
“Delizioso, vero?”
Il Sergente McCoy rise mentre il Sergente Han scuoteva la mano.
“Sembrava di ingoiare ghiaccio fuso e sapeva di un mojito ghiacciato mischiato a saccarina.
N/T: il mojito è un cocktail di origine cubana preparato con rum bianco, foglie di menta, zucchero di canna, succo di lime, soda e tanto ghiaccio. La saccarina invece è un dolcificante sintetico scoperto nel 1879 con un potere dolcificante 450-500 volte superiore allo zucchero.
Il Sergente McCoy scoppiò in una risata.
“Il retrogusto è eccessivo perché tu possa gestirlo?”
Allora sorrise e disse questo.
“Gli umani non sapranno il sapore della carne cruda.”
“Almeno tu conosci il sapore della carne cruda?”
Il Sergente Han non cedette.
“È solo una metafora, okay? Una metafora.”
Doyeong indossò un elmetto mentre ascoltava la conversazione e premette il pulsante sul retro dell’orecchio, così una visiera vetrosa simile a quelle dei caschi ma equipaggiata con la funzione NVG (visione notturna) discese.
“Va bene, andiamo. È il momento di pagare la cena.”
***
Le guardie del campo vennero facilmente identificate nel campo visivo del NVG, visibili in verde.
Due di fronte e uno di lato, Erano armati fino ai denti come normali soldati ma sembravano annoiati data la mancanza di azione.
Doyeong mandò un segnale e la squadra si mosse velocemente nell’oscurità.
“Cosa…!”
Le guardie vennero sopraffatte in un istante. Anche se un luax era rimasto vicino a loro fin da prima dell’attacco, non aveva fatto quasi alcun suono quindi nessuno lo aveva notato.
E così la squadra si mosse velocemente all’interno.
Dentro sembrava che avessero fatto i bagagli e se ne fossero andati di fretta non molto tempo prima. C’erano alcuni oggetti abbandonati ma erano solo spazzatura che non poteva essere usata come prova.
Però notarono che c’era della polvere bianca versata su un lato del tavolo mentre controllavano la stanza.
Doyeong prese un po’ della polvere e la annusò. Anche se era frantumata, la polvere cristallina sembrava metanfetamina.
Il Sergente Han chiese senza abbassare la sua vigilanza sui dintorni.
“È ice?”
N/T: in questo caso ‘ice’ non ha il significato di ghiaccio, bensì è un altro nome con cui viene chiamata la metanfetamina, MET o cristal met.
Doyeong si spazzò via la polvere dai guanti.
“Non lo è.”
Il sergente Han si girò con un’espressione stupefatta.
“Non lo è?”
“Ho preso la cosa e l’ho testata, non è una droga.”
Mentre Doyeong si muoveva lateralmente, il Sergente Han intinse un dito con la polvere e gli diede un’occhiata.
“È vero. Cos’è questa cosa?”
Poteva essere un nuovo tipo di droga ma nessuno avrebbe speso uno sforzo tale su una cosa così impraticabile.
Le droghe usate dagli umani non funzionavano sui luax quindi il solo uso delle droghe per i luax era la vendita agli umani. Però, anche se erano nati con corpi che assomigliavano più a dei che a umani, ai luax mancava anche l’ambizione per vivere solo come narcotrafficanti.
Naturalmente c’erano gangster che volevano fare soldi con la stessa facilità degli umani ma avere un posto simile e gestire vendite di droga sistematicamente era costoso.
Mentre il Sergente McCoy, il solo luax del gruppo, entrava nella stanza, il Sergente Han lo chiamò.
“Nono, assaggia questa.”
Il Sergente McCoy pizzicò la polvere e la assaggiò con la punta della lingua. Tutti lo fissarono per vedere che tipo di reazione sarebbe venuta fuori. Il Sergente McCoy ponderò su come descrivere il gusto.
“Ha un sapore strano.”
Certamente non era droga.
“Diamo un’altra occhiata in giro.”
Invitò Doyeong e la squadra si addentrò ulteriormente.
Crisp.
Ci fu un suono di piccoli detriti che venivano calpestati da uno dell’equipaggio. Doyeong urlò quasi istantaneamente.
“Ottavo!”
Però il Sergente Han non notò cosa stava succedendo. Doyeong si gettò istintivamente verso il Sergente Han e lo spinse via.
Bang!
Una bomba esplose dentro un armadio di fianco al Sergente Han.
Fronteggiando l’energia esplosiva, Doyeong venne gettato in dietro e colpì il muro. Il muro si crepò a formare una ragnatela. Sospettava che qualche parte del suo corpo si fosse rotta e, come a confermarlo, il dolore arrivò presto.
Ta-da-dang.
Improvvisamente, colpi di arma da fuoco risuonarono in successione e i nemici apparvero da tutte le direzioni. Nessuno sapeva da dove venissero.
‘È una trappola.’
Realizzò Doyeong.
Nella vista tremolante poteva vedere i membri dell’equipaggio coprirsi l’un l’altro e sparare agli oppositori. Doyeong si sforzò di svegliarsi però non poteva stare in piedi correttamente a causa del grave acufene nelle sue orecchie.
N/T: l’acufene è il fischio o ronzio avvertito per l’esposizione a suoni di volume elevato di decibel, in questo caso all’esplosione. Per esempio basta pensare ai film quando il protagonista è vicino a un’esplosione e viene fatto sentire quel fischio continuo per qualche momento.
Non Importava quando fossero allenati i soldati, finché fossero stati umani non ci sarebbe stato modo di gestire tali colpi.
Il Sergente Han urlò e spinse Doyeong. Doyeong, che era stato spinto con forza, fece un passo avanti prima di cadere.
Thud.
Nel momento in cui Doyeong toccò il pavimento, perse conoscenza.
***
Doyeong aprì gli occhi annebbiati. Con la testa bassa poteva vedere le sue gambe nell’uniforme da combattimento. Le sue gambe erano legate alle gambe della sedia su cui era seduto e le sue mani erano legate dietro di lui.
Non avrebbe mai pensato di essere in ospedale anche se non poteva alzare lo sguardo e guardarsi intorno. Tutti gli armamenti erano disarmati e restava solo una maglietta militare nera sotto l’uniforme da combattimento. Non ricordava di esserseli tolti quindi doveva averlo fatto qualcun altro.
Creak. Thud.
Si sentì il suono di una porta di ferro che si apriva e un fischio risuonò nella stanza. Doyeong alzò la sua testa ancora rigida.
Una donna seguita da uomini in nero entrò.
Stava indossando un vestito rosso a due pezzi con un taglio sul lato della gamba che si estendeva fino alla caviglia. I suoi capelli erano di un meraviglioso biondo platino brillante e i suoi occhi e labbra erano della stessa tonalità di rosso del suo vestito.
Doyeong lo scoprì con una sola occhiata. La donna davanti a lui era una vampira.
Aveva guardato la vampira e lo scoprì quasi istantaneamente. Occhi serpentini lo stavano guardando come se osservassero una preda emanando un’aura predatoria.
Contrariamente al colore che sembrava ardente, i suoi occhi sembravano davvero freddi e spietati.
Un uomo che si fece avanti da dietro alla donna accese una torce di fronte al volto di Doyeong e disse.
“Non è un luax.”
La donna rise.
“Lo sapevo solo dall’odore. Un odore dolce come questo non viene dagli uomini della mia specie.”
La donna camminò in avanti e abbassò lo sguardo su Doyeong.
“Sei carino.”
Doyeong sorrise leggermente.
“Grazie.”
In realtà Doyeong sapeva chi era la donna.
Rachel.
Era una delle forze frammentate del gruppo terrorista vampiro ‘SN’ che era stato quasi distrutto tre anni prima in un massacro ed era un’amministratrice di alto grado reclutata dalla ‘Legione’ che era stata classificata come il gruppo più pericoloso negli ultimi anni.
Aveva perso la sua coscienza e non era conscio di cosa fosse successo ma tutta questa operazione sembrava essere stata una trappola della Legione. Era preoccupato sul fatto che i membri dell’equipaggio fossero salvi o meno.
Prima di tutto, doveva preoccuparsi di come sopravvivere.
“Portateli qui.”
Quando Rachel girò la testa, l’uomo iniziò a poggiare delle cose sul tavolo di fianco a lei.
Erano gli oggetti di Doyeong. Rachel li guardò come una donna che andava allo store di Tiffany per comprare un anello. Allora girò l’interno di un polsino che aveva raddrizzato. Era una piastrina incisa.
N/T: Tiffany è una nota marca americana di gioielli lussuosi.
Tenente Comandante Doyeong Defert.
Rachel getto il polsino.
“Quanti anni hai? Ventisette?”
Rachel pensava che Doyeong avrebbe risposto e non chiese altro però Doyeong si limitò a scrollare le spalle.
Si chiedeva se fosse stato salvato per avere una pelle giovanile, per via di una cosa così poco pratica come prendersi cura della pelle se era visto come un ventisettenne a trentun anni.
“No, un tenente dovrebbe essere un po’ più vecchio.”
Rachel mise la mano sulla spalla di Doyeong.
“Beh, non importa se non dici niente.”
Allora andò dietro di lui pulendo il suo collo con la punta delle dita.