Codename Vestia - Capitolo 2
Traduzione: A_G_V – Check: SimoDrago
“Beh, non importa se non dici niente.”
Allora andò dietro di lui pulendo il suo collo con la punta delle dita.
“Sapevi che ogni vampiro ha un gusto diverso? A prescindere dal sesso, alcuni vampiri preferiscono le belle donne e altri gli uomini affascinanti. Alcune persone preferiscono gli umani in sovrappeso perché hanno molto sangue. Tra di loro, io…”
Un caldo respiro raggiunse il suo orecchio.
“Amo gli uomini forti.”
Mormorò Rachel mentre metteva il naso sul collo di Doyeong e scivolò verso l’alto.
“Le parole non sono abbastanza per esprimere la gioia che sento vedendo gli uomini pieni di muscoli e confidenza perdere la forza nelle loro dita e facendo crollare il loro stato mentale mentre succhio il loro sangue.”
Oltre a loro, c’erano anche i kimchi di ravanelli che solitamente entrano con un elastico proprio come un pranzo al sacco.
N/T: il termine kimchi di ravanelli è uno slang che indica i gangster coreani. In questo caso i gangster vengono paragonati a un bento, che spero sappiate cos’è, gli elastici in questa metafora sono quelli che vengono usati appunto per tenere chiuso il contenitore del bento e che vengono usati solitamente dai gangster per tenere insieme i soldi (si vede spesso nei film).
Rachel sistemò il suo collo e mise il naso dietro il suo orecchio e Doyeong, la cui testa era leggermente abbassata, alzò gli occhi e disse.
“Mi dispiace, la mia gola è un po’ sensibile. Spero che tu possa respirare un po’ più correttamente.”
Rachel alzò la sua testa.
“È passato molto dall’ultima volta che ho visto qualcosa di così vivace. Sarebbe uno spreco berlo semplicemente.”
Rachel face un passo indietro.
“Ora, dovremmo iniziare?”
A quelle parole, un uomo caucasico si fece avanti. Allora mosse il suo pugno e colpì Doyeong in faccia così duramente che fece un gran rumore. Se la sedia non fosse stata fissata al pavimento sarebbe volato di lato.
Doyeong lottò per risollevare la testa.
“Accendi le luci e fatti avanti tu stesso.”
“Non preoccuparti, anche queste persone sono umane.”
Disse Rachel tranquillamente mentre si sedeva sulla sedia che l’altro uomo aveva portato.
“So semplicemente guardandoti che i tuoi pugni sembreranno un batuffolo di cotone.”
Quando Doyeong lo disse, l’uomo si mise in una corretta postura da pugile e riuscì a dare forza al suo addome prima che il pugno atterrasse. Se una persona che non poteva difendersi fosse stata colpita, gli avrebbe causato almeno una perforazione intestinale. Era quasi grato all’esercitatore che aveva messo i membri della squadra in fila e detto al luax di colpirli uno ad uno in modo da migliorare la loro resistenza.
Mentre Doyeong si raffreddava esalando con difficoltà, Rachel rise.
“Questo viene dalla Spetsnaz (Forze Speciali Russe). È meglio non farlo arrabbiare per ora.”
“Whoa, un fratello russo. Che paura. Spasibo.”
N/T: Spasibo (Спасибо) significa ‘grazie’ in russo.
Quando Doyeong lo disse ridendo rumorosamente, Rachel sembrò interessata.
“Il CMAT ti ha insegnato a provocare l’altro gruppo quando sei tenuto prigioniero?”
“Nah. Si sono arresi sull’insegnarmi.”
Rachel rise e si inclinò verso il bracciolo sinistro.
“Mi dispiace sentirlo. Se ci fossimo incontrati su Tinder avremmo avuto una buona serata.”
“Mi dispiace ma preferisco gli incontri naturali.”
Improvvisamente lo Spetsnaz afferrò Doyeong con le sue larghe mani e urlò come se potesse far decollare il volto di Doyeong con la sua voce. Doyeong sapeva un po’ di russo ma non poteva comprendere cosa stesse dicendo l’altra persona visto che stava urlando.
Quindi guardò lo Spetsnaz con un’espressione neutra e chiese.
“Ti sei lavato i denti?”
Lo Spetsnaz diede un calcio a Doyeong. Come se una volta non fosse abbastanza, gli diede altri calci e, alla fine, la sedia si ribaltò con Doyeong ancora seduto sopra. Il suono risuonò rumorosamente nello spazio largo.
“Non ucciderlo.”
Rachel parlò lentamente allora si alzò e si avvicinò.
“Ora, tenente. Pensaci attentamente. Chi pensi che siamo?”
Doyeong inclinò la testa e la mise sul pavimento.
“Dovete essere le forze residue di SN.”
“Residue. Preferirei se la chiamassi seconda generazione. Vedi, siamo proprio come una fenice. Quando il momento arriva si brucia appiccando un incendio e quando rinasce dalle ceneri è più forte.”
Il suono dei tacchi alti che ticchettavano sul pavimento si avvicinò mentre Rachel parlava.
“È perfetto.”
Clack.
“È un modo per diventare un essere straordinario.”
Rachel, che era in piedi di fianco a Doyeong, abbassò lo sguardo verso di lui e sorrise.
Ovviamente ancora sdraiato, Doyeong rise mentre guardava Rachel che sembrava un essere divino che non poteva essere toccato per via dell’effetto della retroilluminazione.
Rachel non sorrise e il suo volto sembrò diventare più freddo in un istante.
“Cosa c’è di così divertente?”
“Perché è così da SN. Ti hanno insegnato come dirlo?”
Rachel rise. Sembrava che stesse fremendo per calciarlo ma non volesse permettersi di fare un’azione così sgraziata.
“Più siete fragili e più lo rende piacevole. Voi umani siete troppo deboli. Posso difficilmente trovare un uomo che mi piace e anche allora non sarei in grado di aggrapparmi a lui fino alla fine. Ma odio gli uomini della mia specie. Sono troppo rigidi nel corpo e nella mente.”
Rachel abbassò lo sguardo verso Doyeong e si leccò lentamente le labbra con la sua lingua rossa.
“Al contrario, gli umani sono davvero soffici.”
Non voleva ammettere di star avendo i brividi ma Rachel era nota per trattare gli uomini umani come schiavi sessuali. Quelli che cadevano nelle sue mani non erano mai tornati.
Fortunatamente un telefono suonò proprio in quel momento. Rachel vide il suo bracciale suonare e lo premette per rispondere alla chiamata.
“Sì, capo.”
Allora Rachel ascoltò per un momento e disse.
“Capisco. Lo farò immediatamente.”
Allora attaccò la chiamata e riguardò Doyeong.
“Il capo dice che vuole vederti di persona.”
Sembrava che l’interlocutore fosse il loro capo.
Rachel scosse la testa verso Doyeong.
“Prendetelo.”
I due fratelli russi, ognuno dei quali sembrava essere in grado di sconfiggere anche un orso, alzarono Doyeong. Allora Rachel sollevò il mento di Doyeong con un dito e disse con occhi serpentini.
“Quando avrà finito, sarai mio.”
I due uomini trascinarono Doyeong fuori dalla stanza e nel corridoio. Il corridoio bianco e pulito non aveva alcun tratto speciale quindi non poteva scoprire la sua posizione.
Una cosa era certa però. Sembrava un edificio alto e decente che non sarebbe dovuto essere possibilmente posseduto da una filiale di un gruppo terrorista che era stato sciolto dopo la perdita della loro torre di comando e che si stava nascondendo clandestinamente.
Kung.
La porta alla fine del corridoio fu aperta e apparve un hangar. Tra di loro c’erano aerei da trasporto militari che erano già stati preparati per la partenza.
Ancora, non c’era alcun marchio all’esterno dell’aereo da trasporto militare quindi non poté scoprire a chi appartenessero i velivoli.
Doyeong era sconvolto. Come facevano ad avere mezzi e equipaggiamenti paragonabili a quelli di un esercito regolare?
I due uomini entrarono attraverso il portello di carico e spinsero Doyeong in una delle sedie grossolanamente. Rachel entrò graziosamente, come una regina che ispezionava le sue guardie. Allora, mentre sfoggiava la sua gamba che era esposta attraverso il taglio profondo sulla gonna, andò di fronte.
“Andiamo.”
Il portello di carico si chiuse con un tonfo come marchiando una fase nel destino di Doyeong.
***
Doyeong guardò il vetro dietro di lui. Stava volando sopra il mare.
La sicurezza sarebbe stata anche più stretta in un posto dove avrebbe incontrato l’uomo che avevano chiamato “capo”. Per questo la sola possibilità di fuga era questa. Ma come se non era minimamente vicino alla terra?
“Guarda in avanti.”
Ringhiò uno dei luax seduto di lato.
Non erano minimamente amichevoli.
Però, visto che non c’era molto al momento, Doyeong smise di sforzare il suo collo e si girò. Rachel lo guardò con interesse.
Era comune che alle donne piacesse Doyeong e non gli piaceva molto ma non c’erano molti casi come questo in cui voleva togliersi completamente dalle loro attenzioni.
Allora, uno degli addetti al trasporto si avvicinò e disse a Rachel.
“C’è un velivolo militare davanti. Stanno chiedendo la nostra identità.”
Rachel guardò Doyeong e chiese.
“È la CMAT?”
Doyeong stesso era scettico sulla possibilità ma l’addetto al trasporto replicò.
“Non penso sia così.”
“Perché insistono su tali cose quando ci stiamo deliberatamente aggirando nelle acque internazionali?
“Lo capirai.”
Doyeong sedeva tranquillamente.
Ppi.
Improvvisamente ci fu un suono. Non poteva essere possibile che i vampiri di fianco a Doyeong non avessero sentito ciò che Doyeong aveva appena udito. L’uomo sulla sinistra aveva un’espressione interrogativa.
“Cos’era quel suono?”
Nel frattempo guardò Doyeong le cui mani erano ancora legate dietro la sua schiena. In un lampo il gomito di Doyeong colpì il mento del vampiro dal lato.
“È il suono della tua mandibola che vola via!”
Paragonati agli umani, i loro fisici erano forti. Ma la mandibola era sostanzialmente un punto vitale quindi, se la colpivi bene, potevi fare abbastanza danni.
“Che ne è delle manette…!”
L’uomo seduto sulla destra esclamò sorpreso.
Doyeong era sorpreso perché l’altra persona era ancora seduta tranquillamente anche se il ragazzo che aveva di fianco era stato picchiato da lui. Si sentì grato per la natura delle famiglie vampire la cui forza fisica era così grande ma a volte erano più facili da comprendere. Forse era perché pensavano istintivamente a cosa potesse possibilmente fare un mero umano in questa situazione dove era controllato da entrambi i lati.
Non sapeva se potevano capirlo per quell’incidente, il suo lavoro era studiare ed allenarsi su come occuparsi dei vampiri nella maggior parte delle sue ore diurne.
Doyeong colpì l’uomo sulla destra con un pugno. Sapeva che non avrebbe fatto molti danni se lo avesse colpito normalmente quindi usò le sue manette come tirapugni per aumentare il potere distruttivo. Come risultato l’uomo urlò e coprì il suo volto insanguinato.
Doyeong non mancò l’opportunità. Nel momento in cui lasciò andare il suo pugno, gettò via la cintura che era già stata slacciata e corse.
Kwang.
Fu in quel momento.
L’aereo tremò violentemente come se fosse stato colpito da un missile.
Doyeong si aggrappò quasi istintivamente alla rete da carico.
“Cosa succede!”
Rachel urlò quasi istericamente.
Però, dopo che l’aereo venne colpito, il sistema di pressurizzazione sembrò essersi rotto.
N/T: Il sistema di pressurizzazione permette di mantenere la normale pressione atmosferica ad alte altitudini.
Se è così, forse…
Doyeong girò la sua testa. Il pulsante di apertura del portello di carico sulla parete dell’aeroplano non era lontano.
L’equipaggio della Legione era impegnato a cercare di comprendere la situazione quindi non prestarono attenzione. Doyeong pensava che sarebbero stati in grado di superarla comunque.
Nel momento in cui il velivolo finalmente si stabilizzò, Doyeong corse in avanti. Mentre si teneva alla cinghia che teneva il carico insieme, premette il pulsante di apertura del portello di carico con il suo palmo.
Kung.
Whiiing.
Il portello di carico iniziò ad aprirsi e la luce si versò dentro. Era corretto aspettarsi che il portello di carico sarebbe stato bloccato solo quando in volo. Ad essere più accurati era quando il sistema di pressurizzazione era attivo.
“Cosa…!”
Solo allora l’equipaggio della Legione guardò Doyeong con stupore. Però, dato che il portello di carico si stava aprendo mentre erano ancora ad alta altitudine con forti venti, tutti dovettero tenersi a qualcosa e non poterono avvicinarsi.
Il parrucchiere che aveva acconciato i capelli di Rachel questa mattina stava per piangere mentre Rachel rideva con i capelli che svolazzavano selvaggiamente nell’aria.
“Pensi che gli umani possano saltare da quest’altezza e vivere?”
Doyeong rise.
“Non sarebbe meglio rischiare con la mia possibilità di sopravvivere piuttosto che venir portato via così?”
Ma, come lei aveva detto, se fosse saltato da quest’altezza, anche se fosse caduto nel mare, nel momento in cui avesse incontrato l’acqua, si sarebbe sentito come una zanzara che veniva schiacciata tra il muro e il palmo della mano di qualcuno. Inoltre non c’era alcun paracadute.
In breve, non poteva davvero fare niente con solo la porta aperta.
Realizzando che Doyeong stava bleffando, i luax mostrarono segni di avvicinamento. Nel complesso sembravano più animali che umani.
Kung.
L’impatto del brusco tuffo abbassò la guardia dei loro corpi. Ad essere precisi, l’aereo stava precipitando.
L’altitudine dell’aereo diminuì rapidamente per evitare il nemico. Anche se non sapevano a quale fazione appartenesse l’altro gruppo, era davvero il salvatore di Doyeong.
“Hey, stai attento…!
Qualcuno dall’equipaggio della Legione urlò ma il pilota non poté sentirlo.
Erano tutti vampiri e, al momento, erano tutti aggrappati disperatamente a qualcosa. In particolare Rachel si stava tenendo alla rete da carico con una mano. Era più forte di quanto Doyeong pensasse, in altre parole sembrava essere una vampira di una stirpe potente.
Anche il braccio di Doyeong sembrava starsi per rompere. Tutte le vene nel braccio si stava espandendo e esercitavano la massima forza.
L’altitudine si era abbassata così velocemente che sembrava quasi che il velivolo sarebbe precipitato nel mare in ogni momento. Era come cavalcare delle montagne russe super veloci. N/T: Tipo il Katun di Mirabilandia o il Raptor di Gardaland
Il vento soffiava ferocemente come se stesse cercando di staccargli la pelle. Era quello il momento, realizzò Doyeong. Non ci sarebbe stata alcuna possibilità di sopravvivere se non fosse saltato ora.
Non che ci fosse alcuna garanzia che sarebbe vissuto saltando.
Nel momento in cui Doyeong rilasciò la sua presa dalla cinghia, si girò e saltò fuori. Tutti spalancarono i loro occhi perché non pensavano davvero che qualsiasi umano sano di mente sarebbe saltato.
“Quel pazzo…!”
Allo stesso tempo, l’aereo da trasporto salì velocemente e ritrovò il suo equilibrio.
Uno degli uomini guardò verso il basso ma non poté vedere niente. Allora guardò Rachel.
“È impossibile che un umano possa saltare da quest’altezza e sopravvivere. E anche se sopravvivesse, quest’area è comunque disabitata.”
L’uomo aggiunse l’ultima frase perché Rachel stava continuando a guardare verso il basso come un serpente che aveva perso la sua preda.
“Non aveva il suo GPS quindi la CMAT non sarà in grado di trovarlo. Anche se fosse abbastanza fortunato da sopravvivere, l’isola disabitata finirà la sua vita nel momento in cui ci arriverà.”
Rachel alzò la testa e rise.
“Che spreco. Pensavo che sarebbe stato il mio giocattolo preferito.”