Genius doctor: Black Belly Miss - 170
Traduzione: A_G_V – Check: Drago
Genius Doctor: Black Belly Miss – Capitolo 170: “Furto Spirituale (1)”
Jun Wu Xie fu sopraffatta dalla preoccupazione, lo spirito del piccolo gatto nero non era completo. Prima che il suo spirito si fondesse con il suo, nerino, era solo un pupazzo senza una coscienza.
Il Leone Dorato era la trasformazione di un anello di uno spirito contraente, più accuratamente era una forma di energia spirituale. Quando il piccolo gatto nero al’ha divorato, aveva consumato il suo spirito, non la carne né il sangue.
Nella sua vita passata, attraverso vari esperimenti e test, Jun Wu Xie ne aveva imparato un po’. I sintomi di cui il piccolo si stava lamentando erano i sintomi esatti che le chimere mostravano dopo essere state sottoposte agli esperimenti.
Jun Wu Xie versò inconsciamente la sua energia nel piccolo gatto nero per aiutarlo a dissipare lo spirito del Leone Dorato divorato.
Il piccolo gatto nero cadde in un sonno profondo e sognò. Era nero come la pece ad eccezione di una flebile traccia di luce dorata che sembrava star crescendo respingendo l’oscurità.
“ROAR!!” Il Leone Dorato divorato stava orgogliosamente nei suoi sogni.
Il gatto nero indebolito fissava spaventato l’enorme bestia. Voleva trasformarsi nella sua forma da bestia nera ma ne era incapace.
L’enorme leone balzò sul piccolo gatto nero!
“MEOWRRR!!”
Un grido spaventato scappò dalla piccola forma nelle braccia della sua padrona. Jun Wu Xie abbassò lo sguardo verso il gatto nel suo abbraccio e vide il piccolo volto accartocciarsi con gli occhi ancora chiusi. Improvvisamente irrigidì le zampe e mostrò i denti, lacerando la manica di Jun Wu Xie e facendo comparire tracce di sangue sulla sua pelle nivea.
Una luce dorata avvolse il corpo del gatto e crebbe di intensità. Jun Wu Xie prese un profondo respiro e tenne il piccolo corpo saldamente nelle sue braccia ignorando le zanne che si dimenavano scavando nella sua carne, lasciando marchi di tagli insanguinati sul corpo.
Era stato il solo sia nella sua vita precedente che in quella presente ad essere sempre al suo fianco.
Non lo avrebbe abbandonato, ad ogni costo.
“Hai uno spirito contraente speciale.” Una voce divertita risuonò improvvisamente proprio dietro il suo orecchio. Prima che Jun Wu Xie potesse reagire, venne avvolta in un caldo abbraccio. Una grande mano prese il piccolo gatto nero dalle sue braccia, portando le zanne agitate e affilate come rasoi del gatto lontane da lei.
“Ridammelo!” Jun Wu Xie tese le sue mani verso il gatto ma il braccio forte che la abbracciava tenne il gatto oltre le sue braccia tese.
Jun Wu Yao posò la sua testa sulla sua spalla, con un sorriso pigro sul suo volto.
“Non c’è niente che puoi fare. Ha divorato il Leone Dorato, deve sopraffare lo spirito con le sue forze. Non mi aspettavo di vedere un Furto Spirituale in un posto come questo.” Jun Wu Yao chiuse i suoi occhi inalando profondamente la mite fragranza vegetale che persisteva su Jun Wu Xie.
“Furto Spirituale?” Jun Wu Xie smise di combattere.
Jun WU Yao era sempre stato un mistero ma non l’aveva mai ferita e sapeva molto più del padre e figlio della famiglia Jun.
“Rubare lo spirito degli altri e farlo divorare al proprio spirito contraente. Questo può migliorare enormemente i poteri dell’anello dello spirito contraente e assorbire le abilità dello spirito divorato.” Spiegò Jun Wu Yao benevolmente, il suo umore era migliorato enormemente per il conforto portato dal suo abbraccio a Jun Wu Xie.
Rubare lo spirito degli altri?
Jun Wu Xie era stordita, non avrebbe mai pensato che tale cosa fosse possibile!
Il fatto che il piccolo gatto nero potesse divorare il Leone Dorato era già oltre la sua immaginazione. A giudicare dalle reazioni di Mo Qian Yuan e degli altri presenti, era senza precedenti anche in questo mondo. Perché Jun Wu Yao non era minimamente sorpreso da questo e lo faceva sembrare addirittura naturale per lui?
“Non è risaputo da voi persone ma… Questo spirito contraente sembra essere nato con questa abilità. Questo mi salva molti problemi.” Jun Wu Yao sorrise godendosi l’abbraccio della bellezza che stringeva tra le sue braccia.